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Ecco perché dipingo così

Da quando ero bambina la curiosità mi porta lo sguardo sempre oltre l’apparenza, oltre le montagne, oltre l’acqua e sotto la terra scavando a mani nude per cercare qualcosa di segreto, celato, ma sicuramente più intimo e vero. Quand’ero bambina mi piaceva portare a casa sassi, pigne, foglie. Cercare poi di conservarle come tesori incredibili, era il gioco dei giorni successivi.

Il tempo passava e crescendo ho cominciato a dipingere con cavalletto, tela, pennelli e colori ad olio. Ma tutto il colore del mondo non era sufficiente per esprimere le mie emozioni finché in un giorno di vento, mentre dipingevo ispirata dal lago, una foglia minuscola cadde sulla tela e si impastò con i colori freschi. Ecco! Quello era ciò che mi mancava: qualcosa che appartenesse al luogo, vero, vissuto, con una storia da raccontare. Da allora le mie tele si sono arricchite di particolari materici cercati con attenzione nei luoghi da dipingere per dare emozione e vita, per giocare con la luce del giorno, cambiando continuamente come in un dialogo tra loro e chi le osserva.

Ecco perché dipingo così. La suggestione di un luogo è come l’incontro con una persona da conoscere e scoprire ogni giorno.

I miei, non sono soltanto quadri ma, una parte del Lago di Como, una parte della nostra terra, una parte del mio cuore.