ITALY FUCKS ITSELF
Opera forte, bella e scandalosa come il soggetto che ritrae, si presta a molteplici chiavi di lettura Colori fluorescenti e contrastati, almeno quanto il conflitto sociale in cui stiamo vivendo, evidenziano una donna che, forse anche per sopravvivenza, è sempre più senza pudore né inibizioni, emancipate, quasi spregiudicata. La donna contemporanea rappresentata nell’arte ha perso completamente la sua dimensione sacra che ha avuto in passato per scoprirsi oggi pratica, concreta, terrena ed evidentemente indipendente sia nella vita quotidiana che nella propria sessualità. Italy fuks itself rappresenta una donna che si è riappropriata dei propri connotati corporali ma anche dei connotati altrui, diventando contemporaneamente donna e uomo in un precario equilibrio di esponenziale conflitto, di perdita d’identità e di ruoli. Un conflitto personale ed interiore che riflette, come nello specchio rappresentato nell’opera, il conflitto sociale che ha portato all’inevitabile individualismo caratteristico di questi anni. Altra lettura è fornita dal titolo che dedica l’opera all’Italia e in particolare alla sua situazione politica. L’Italia vista come una bella donna che tutti “si vogliono scopare”, una bella donna che è diventata anche per se stessa oggetto di piacere. Una bella donna che “si fa fottere e che si fotte” da sola. Italy fuks itself. ![]() |