PAESAGGIO
La luce gioca, fin dagli esordi, un ruolo determinante andando a modellare la materia, renderla unica e in continua evoluzione miscelando in un gioco magico le ombre ai riflessi dei colori metallici che riscaldano l’atmosfera in una sensazione onirica. Citando in breve Platone, il sole, che è il bene, è la fonte della vera conoscenza e quindi il simbolo del progresso. La luce costruisce nuovi spazi che dall’indagine sul paesaggio diventano in modo trascendentale luoghi dello spirito. Il viaggio introspettivo si traspone sulla tela nel confronto con la realtà e nel relazionarsi fino diventare spiritualità. I miei paesaggi affondano le radici nell’esperienza di Casper David Friedrich dove i paesaggi spiritualizzati, pervasi da un’atmosfera religiosa e alludenti all’inestinguibile tensione umana verso l’infinito, rivelandone la mia interiorità.
Dipingere il paesaggio rappresenta il rapporto con gli altri. Nel mio modo di “fare”, il paesaggio diventa un’emozione, così quando mi relaziono con gli altri lo vivo sempre a livello emozionale mai guardando l’esteriorità o realtà dei fatti. Godo l’essenza altrui che urla il proprio dono di vita nei miei quadri.
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